Il settore energetico è al centro di una profonda trasformazione, guidata dalla necessità di ridurre le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse e promuovere la sostenibilità. In questo contesto, le certificazioni di efficientamento energetico assumono un ruolo cruciale, rappresentando non solo uno strumento per misurare e migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e delle aziende, ma anche un motore per l’adozione delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie verdi. Il 2024 segna un punto di svolta per queste certificazioni, grazie alle innovazioni normative e tecniche che si stanno diffondendo in tutta Europa e che trovano terreno fertile in Italia, con il supporto di incentivi e politiche promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le certificazioni energetiche, come l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) o i più avanzati standard internazionali quali il LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e il BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), hanno ormai superato il loro ruolo iniziale di mero strumento burocratico. Oggi rappresentano un indicatore strategico del valore di un immobile o di un’azienda, integrandosi con le politiche di sostenibilità aziendale e le strategie di decarbonizzazione. Gli edifici certificati energeticamente non solo riducono i consumi e i costi di gestione, ma attraggono investimenti più consistenti, soprattutto da parte di fondi e istituzioni finanziarie che sempre più spesso premiano i progetti con elevate credenziali ambientali.
Il panorama delle energie rinnovabili gioca un ruolo determinante in questo contesto. Le innovazioni tecnologiche stanno rapidamente ampliando le possibilità per le aziende e i privati di produrre e consumare energia in modo sostenibile. L’energia solare, eolica, geotermica e quella derivante dalla biomassa si stanno evolvendo grazie a una combinazione di progressi nella ricerca scientifica e nella digitalizzazione. I nuovi pannelli solari ad alta efficienza, le turbine eoliche di ultima generazione e i sistemi di accumulo energetico stanno consentendo una gestione più flessibile e conveniente dell’energia, rendendo le fonti rinnovabili sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili.
Un esempio emblematico dell’integrazione tra certificazioni energetiche e rinnovabili è rappresentato dalla diffusione delle comunità energetiche, gruppi di cittadini, aziende e istituzioni che condividono energia autoprodotta da fonti rinnovabili. Questi modelli, oltre a ridurre i costi, valorizzano la produzione locale di energia, abbattendo le emissioni di CO₂ e promuovendo l’autonomia energetica. Le certificazioni qui diventano essenziali per garantire trasparenza e credibilità, misurando il reale impatto ambientale di tali iniziative.
L’auto-produzione di energia da fonti rinnovabili si sta affermando come una delle strategie più efficaci non solo per ridurre i costi energetici, ma anche per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. Dotarsi di impianti fotovoltaici o eolici, o investire in tecnologie come le pompe di calore, consente alle imprese di ridurre la loro dipendenza dalla rete elettrica e di proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia, fenomeno che negli ultimi anni ha inciso pesantemente sui bilanci aziendali. Inoltre, l’autoproduzione favorisce un’economia circolare in cui le risorse locali sono valorizzate, creando benefici economici e sociali per il territorio.
In Italia, gli incentivi legati alle certificazioni energetiche e alle energie rinnovabili hanno avuto un impatto significativo nell’accelerare questa transizione. Tra i più rilevanti troviamo il Superbonus, che ha favorito l’adozione di tecnologie per l’efficientamento degli edifici, e il Credito d’Imposta per le Imprese Energivore, che ha permesso alle aziende di investire in impianti fotovoltaici e in altre soluzioni green. Questi strumenti, sebbene abbiano affrontato critiche e revisioni, hanno rappresentato una leva fondamentale per modernizzare il parco immobiliare e industriale italiano, con benefici che si riflettono sia sull’ambiente sia sull’economia.
Il futuro delle certificazioni di efficientamento energetico è legato alla capacità di integrare nuovi parametri, come l’uso di materiali sostenibili e la gestione intelligente delle risorse. I software basati su intelligenza artificiale e blockchain stanno già trasformando il modo in cui vengono raccolti, analizzati e certificati i dati relativi ai consumi energetici. La possibilità di monitorare in tempo reale le prestazioni energetiche di un edificio o di un impianto sta aprendo nuove prospettive per il mercato delle certificazioni, rendendolo più dinamico e accessibile.
Non mancano però le sfide. Il processo di certificazione energetica richiede competenze specifiche e una rigorosa aderenza agli standard normativi, il che può rappresentare un ostacolo per le piccole e medie imprese. Inoltre, è fondamentale che le politiche di incentivazione siano stabili e coerenti nel tempo, evitando discontinuità che potrebbero minare la fiducia degli investitori.
Nel complesso, le certificazioni di efficientamento energetico e l’adozione delle energie rinnovabili rappresentano due facce della stessa medaglia: strumenti indispensabili per costruire un’economia sostenibile, resiliente e competitiva. Il 2024 segna un momento cruciale per rafforzare questi processi, cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai fondi europei, e ponendo le basi per un futuro in cui l’energia sarà non solo una risorsa, ma un’opportunità di crescita condivisa. Per consolidare questi progressi, è necessario un cambio di paradigma nell’approccio culturale e operativo al tema dell’efficientamento energetico e delle energie rinnovabili. Le aziende devono andare oltre l’adempimento normativo, integrando la sostenibilità nei loro modelli di business come pilastro strategico. Questo significa pianificare investimenti a lungo termine in tecnologie verdi, formare personale qualificato e creare partnership con enti pubblici e privati per sviluppare progetti innovativi.
Allo stesso tempo, le istituzioni hanno il compito di garantire un contesto favorevole, con regolamenti chiari, incentivi mirati e una burocrazia semplificata, che non ostacoli ma favorisca l’adozione delle certificazioni energetiche e delle tecnologie rinnovabili. Solo attraverso questa sinergia tra pubblico e privato sarà possibile realizzare una transizione energetica efficace, capace di coniugare vantaggi economici, rispetto ambientale e benessere sociale.
A Cura di Gargano Green Energy
Sfoglia il magazine di Progetti & Finanza – giugno 2024