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L’Asseverazione è un documento tecnico che solo un professionista tecnico abilitato, come un Geometra o un Architetto o un Ingegnere, può rilasciare. Il documento serve ad attestare la sussistenza di tutti i requisiti tecnici necessari per poter fruire dei bonus edilizi. Nel caso di Superbonus 110, all’Asseverazione di cui sopra, è necessario affiancare anche l’Asseverazione di congruità delle spese sostenute.

Gli elementi contenuti dall’Asseverazione

Quest’ultima prevede di riferirsi a: prezzari delle Regioni o delle Province Autonome; prezzario DEI – Tipografia del Genio Civile; i cosiddetti “listini ufficiali” delle Camere di Commercio. In mancanza di dati sufficientemente circostanziati si fa riferimento alla situazione progettuale, effettuando un’analisi dei prezzi correnti di mercato.

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Il visto di conformità

Il Visto di Conformità è invece un documento economico, rilasciato da un professionista commercialista, tributarista, fiscalista abilitato. Per intenderci lo rilascia il Consulente del Lavoro, o il CAF o il Commercialista. Il Visto di conformità serve ad attestare la sussistenza dei presupposti di diritto, in esito alla possibilità di fruire dei bonus edilizi per i quali tale certificazione è obbligatoria.

Asseverazione e misure anti-frode

Con il decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157, recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”, di seguito “Decreto anti-frodi”, sono state introdotte nuove misure urgenti per contrastare i comportamenti fraudolenti e rafforzare le misure che presidiano le modalità di fruizione di determinati crediti d’imposta e detrazioni. La successiva Legge di Bilancio 2022 (legge nr. 234/2021) ha poi inglobato (e armonizzato convertendole in legge dello Stato) le norme inizialmente introdotte dal Decreto anti-frodi, disponendo al contempo che rimangano validi gli atti e i provvedimenti adottati e siano fatti salvi gli effetti e i rapporti giuridici dispiegatisi in tempo di sua vigenza.

La Manovra 2022

La Manovra 2022 ha quindi disposto l’abrogazione del Decreto anti-frodi, con salvezza dei suoi effetti avendone inglobato e in parte modificato le sue disposizioni. L’articolo 1 del Decreto anti-frodi ha modificato, quindi, la disciplina dettata dagli articoli 119 e 121 del Decreto rilancio (il DL 34/2020, convertito con la legge 77/2020). In particolare, sono stati introdotti nuovi obblighi circa l’apposizione del visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti. […]

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A cura di Alfonso Pio Savelli

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