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Eni e Sonatrach annunciano una importante scoperta ad olio e gas associato nella concessione Zemlet el Arbi, nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino. La concessione è operata dalla Joint Venture tra Eni (49%) e Sonatrach (51%). Le stime preliminari per le risorse di questa nuova scoperta ammontano a circa 140 milioni di barili di olio in posto.

Nuova scoperta di olio e gas in Algeria

Il pozzo esplorativo che ha portato alla scoperta è stato perforato sul prospetto esplorativo HDLE, localizzato a 15 km dal centro di trattamento di Bir Rebaa Nord (BRN). “HDLE-1 ha scoperto – spiega la nota delle due società – olio leggero nei livelli arenacei Triassici della formazione Tagi incontrando 26 metri di spessore netto mineralizzato con eccellenti proprietà petrofisiche. Durante il test di produzione il pozzo ha erogato 7000 barili/giorno di olio e 140.000 metri cubi/giorno di gas associato”.

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Il contesto del gas nel mondo

Il pozzo HDLE-1 è il primo pozzo della nuova campagna esplorativa che prevede la perforazione di 5 pozzi nelle concessioni del Berkine Nord. E’ quanto riporta l’agenzia Ansa nel dare la notizia del ritrovamento di questo nuovo giacimento. La notizia risulta essere importante in questo momento storico perché è iniziata una vera e propria corsa all’approvvigionamenti energetici. Dopo l’interruzione dei rapporti tra l’occidente e la Russia, i paesi dell’UE si stanno guardando intorno per trovare nuove forniture di gas. Infatti, l’occidente dipende per il 40% dal gas Russo e, la prospettiva di una guerra di lunga durata, impone nuovi ragionamenti.

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