Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 5 gennaio 2022, sotto la presidenza di Mario Draghi per intervenire sul fronte della diffusione della pandemia e introdurre l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. L’intervento è stato richiesto a gran voce anche con l’approssimarsi della riapertura delle scuole. Dopo non poche frizioni interne è stato pubblicato questa mattina in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto adottato nella predetta seduta. Queste le misure individuate.
Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Il testo mira a “rallentare” la curva dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte.
Obbligo di vaccinazione per gli over 50
Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro. Questo a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
L‘utilizzo del Green Pass Base
È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto “base” a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Massimo ricorso allo smart working
Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
Le decisioni sulla scuola
Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività. Per la scuola dell’infanzia già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Per la scuola primaria (scuola elementare) con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività. Il test che sarà ripetuto dopo cinque giorni. In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la DAD per la durata di dieci giorni.
Per la scuola secondaria fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.