Il Ministro per la transizione digitale, Vittorio Colao, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha annunciato importanti novità per ciò che riguarda l’anagrafe digitale.
Se ci fosse una classifica dei momenti in cui gli italiani perdono maggiormente tempo e pazienza, sicuramente le lunghe code all’ufficio anagrafe avrebbero una posizione di rilievo. La grande mole di lavoro degli uffici, unita alla mancanza di personale, spesso determina lungaggini nell’acquisizione di documenti che servono quasi nella quotidianità. Da ciò si è resa necessaria una trasformazione digitale che è uno degli argomenti introdotti dal Ministro Brunetta, per ciò che riguarda il futuro della Pubblica Amministrazione.
Importanti novità per l’anagrafe digitale
Fortunatamente, dal 15 novembre, qualcosa cambierà. Il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato importanti novità per l’anagrafe digitale. Dopo un lavoro di trasformazione dei documenti in seno all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, alcuni certificati saranno resi disponibili al cittadino. Quest’ultimo, entrando con la sua identità digitale, potrà scaricarli direttamente, evitando così sia il costo della produzione del documento (laddove previsto) e sia l’imposta di bollo che talvolta può arrivare anche a 16 Euro. Le novità riguarderanno anche le aziende che spesso si ritrovano nella medesima situazione del cittadino, per la necessità di richiedere documentazione.
Quali sono i certificati che sarà possibile scaricare?
- L’anagrafico di nascita,
- anagrafico di matrimonio,
- di cittadinanza,
- anagrafico di esistenza di vita,
- di residenza,
- certificato di residenza Aire,
- di Stato civile,
- certificato di Stato di famiglia,
- di Residenza in convivenza,
- certificato di Stato di famiglia Aire.
- di Stato di famiglia con rapporti di parentela,
- certificato di Stato libero,
- anagrafico di Unione civile,
- di contratto di convivenza.
Per la sanità ci vorrà ancora del tempo
Lo stesso Colao si è detto preoccupato per la digitalizzazione delle prestazioni sanitarie. Ad incidere in maniera negativa su questo ambito, vi sono le grandi differenze tra le varie regioni d’Italia, considerato che la sanità è di competerenza regionale. Le difficoltà nella comunicazione dei database sanitari, infatti, sono un tema che è emerso soprattutto durante la pandemia.