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L’Uefa guarda al nuovo Fair Play Finanziario. Nel documento che la Figc ha inviato al Governo con richieste e impegni, infatti, la Federcalcio ha infatti sottolineato anche quali sono gli aspetti su cui l’Uefa sta lavorando per introdurre il nuovo FPF. La prima possa è quella dell’addio alla norma sul break-even.



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“A partire dalle prossime stagioni sportive il Break-even result (BER) non sarà più applicato dalla UEFA e verrà sostituito da un nuovo modello denominato Football Earning Rules”, si legge nel documento. “Il Football Earning Rules sarà calcolato considerando il risultato netto di esercizio di ogni singolo club e aggiustato delle capital injections effettuate dai soci”. “I Club, per poter ottenere la licenza UEFA non potranno avere patrimonio netto negativo (anche a livello di bilancio consolidato) e dovranno essere ricapitalizzate in caso di sotto-patrimonializzazione, pena l’esclusione dalle competizioni.

“L’obiettivo ultimo della UEFA è quello di disincentivare il ricorso al debito finanziario da parte dei club e di operare secondo la propria capacità di spesa”. Secondo tema sul tavolo è quello del Salary Cap. “La UEFA sta pensando di implementare un Salary Cap per limitare i costi dei club e permettere una maggiore auto-sufficienza da parte del Sistema Calcio. Il criterio di calcolo dovrebbe essere il medesimo: Salari e stipendi (esclusa la parte variabile) di 25 giocatori inseriti nella lista UEFA da parte di ciascun club + Salario e stipendio del coach + Ammortamenti dei diritti pluriennali dei 25 calciatori + Costi per gli agenti riferiti ai medesimi calciatori diviso per Ricavi caratteristici (escluse le plusvalenze) + Saldo della campagna lorda di trasferimenti”.


“Qualora un club dovesse sforare il limite verrà prevista la cosiddetta Luxury tax, ossia al club verrà trattenuta una porzione di premi spettanti sulla base di fasce ancora da definire. Si sta studiando quale aliquota applicare per omogeneizzare l’effetto fiscale tra le 55 federazioni appartenenti alla UEFA”.



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