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Con le prove digitali e le selezioni rapide volute dalla Riforma Brunetta, ora divenuta legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la Pubblica Amministrazione entra in una nuova era, dicendo addio alle lunghe procedure del passato. Cambiano i concorsi pubblici e il Ministro Renato Brunetta lo annuncia sul suo profilo Facebook, con un lungo post e un video esplicativo, a riprova della ferma volontà di comunicare in maniera veloce e accessibile a tutti.


La disciplina delle prossime procedure concorsuali è contenuta nell’art. 10 della legge 76/2021 derivante dal decreto legge n.44/2021, il cosiddetto “decreto Covid”. Le nuove prove saranno, a quanto pare, esclusivamente computer based, più rapide, più trasparenti e notevolmente snellite rispetto a quelle a cui eravamo abituati fino ad ora. “Addio carta e penna, la Pa entra finalmente nella modernità. D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo dei concorsi, ci saranno procedure straordinarie per selezionare le figure professionali necessarie all’attuazione celere del Piano. Lo faremo garantendo massima trasparenza e massimo rigore, sempre guidati dall’articolo 97 della Costituzione”.

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Le modalità di selezione nel pubblico impiego saranno tutte digitali, rapide e trasparenti. Da maggio scorso, molti concorsi sono ripartiti o sono in fase di avvio, per un totale di 12mila posti di lavoro, grazie al nuovo Protocollo per lo volgimento delle prove selettive in piena sicurezza, validato dagli esperti del Comitato tecnico-scientifico. Come cambiano, in pratica, i concorsi nel pubblico impiego con il decreto Covid? Ecco quali saranno le modalità di selezione per vari tipi di concorsi. Per i concorsi a regime post emergenza Covid, le modalità obbligatorie prevedono: una sola prova scritta e una prova orale; per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristichedelle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive; l’uso di strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, sulla tracciabilità e sulla sicurezza. La commissione definisce, in una seduta plenaria, procedure e criteri di valutazione, omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni, che saranno pubblicati sul sito dell’amministrazione contestualmente alla graduatoria finale. Per i concorsi già banditi, per cui non è stata sostenuta alcuna prova, restano le modalità in vigore sino al perdurare dello stato di emergenza. Inoltre, è previsto l’uso degli strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza. Per i concorsi da bandire, le modalità obbligatorie consistono: in una sola prova scritta (la prova orale è eventuale); in una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche elle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive; nell’uso degli strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza.

I concorsi pubblici già banditi, quelli che saranno banditi durante lo stato di emergenza e quelli a regime prevedono delle modalità di selezioni eventuali, a cui sarà possibile ricorrere con le risorse disponibili. Per i profili ad alta specializzazione tecnica, ad esempio, ci potrà essere una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive. I titoli e l’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore ad un terzo (con riapertura del bando e pubblicità); l’eventuale videoconferenza per la prova orale; sedi decentrate; l’eventuale non contestualità garantendo comunque trasparenza e omogeneità delle prove. Il tutto nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico scientifico.

Il nuovo protocollo per i concorsi pubblici validato dal Comitato tecnico scientifico prevede, ad oggi, tra le altre cose: la massima durata della prova in presenza di 1 ora; l’effettuazione del tampone nelle 48 ore antecedenti la prova; sedi decentrate per limitare al massimo gli spostamenti; l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 che sarà fornita dall’organizzazione.

A Cura di Maria Pia Romano



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