Come si viaggerà nell’epoca del post-covid19? Si tornerà a quei fenomeni di overtourism che hanno travolto le nostre città d’arte negli ultimi anni o si percorreranno rotte di turismo culturale inedito e sostenibile? Quali sono le tendenze in atto e le strategie da seguire per poter ripensare in chiave green il turismo, uno dei settori principali dell’economia del Belpaese?
Di questo si è parlato nel focus “Verso un nuovo turismo culturale e sostenibile”, promosso da ItalyPost con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e PromoTurismo FVG nell’ambito del progetto Interreg Creatures. Ad animare il dibattito un parterre di esperti e professionisti del settore: Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola, Monica Abbiati, responsabile p.o. Siti UNESCO e Itinerari Culturali Regione Lombardia, Martha Friel, docente di Management del turismo Università IULM.
Certamente la pandemia ha stravolto totalmente il nostro modo di concepire le vacanze, già dallo scorso anno, infatti, le strutture ricettive si sono dovute adeguare con servizi più restrittivi, turnazioni e capienze ridotte. Quest’anno, per chi potrà permetterselo, sicuramente la scelta ricadrà su situazioni quanto più sicure e ‘isolate’, la gran parte opterà quasi esclusivamente per ville singole con piscina o resort esclusivi con servizi ad personam.
Fortunatamente l’istituzione del ‘Green Pass’ contribuirà a fornire maggiore tranquillità a tutti, il relativo decreto è stato firmato lo scorso 17 giugno, si realizzano dunque ora le condizioni per l’operatività del Regolamento Ue che, a partire dal prossimo 1° luglio, garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione. Grazie a questo certificato i cittadini dell’Ue avranno piena libertà di movimento sul territorio europeo.
Resta comunque una certezza, nonostante la ripresa anche il settore turistico ha subito una forte crisi, il Presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, è intervenuto a commento dei dati sull’impatto della pandemia sull’occupazione nelle imprese del turismo diffusi dall’Ente Bilaterale Nazionale, l’organismo paritetico costituito dalle associazioni datoriali del settore e dai sindacati, dichiarando: “I negativi dati sull’andamento dell’occupazione nel Turismo confermano l’ampiezza e la gravità dell’emergenza economica generata dalla pandemia. Tutte le imprese del turismo, a cominciare dai pubblici esercizi, hanno subito una drastica riduzione di occupati, che si traduce in mancanza di reddito per centinaia di migliaia di famiglie e in una pericolosa dispersione di qualificate competenze costruite faticosamente negli anni. Occorre anzitutto mettere le imprese nelle condizioni di lavorare, riaprendo senza più alcuna restrizione e continuare con le misure di sostegno per accompagnarle nell’uscita dalla crisi, perché i prossimi mesi non saranno facili. Politiche sul lavoro, come lo sgravio sulla contribuzione, consentirebbero di trattenere competenze e dare prospettive certe di lavoro. Serve, inoltre, dare priorità alla vaccinazione dei nostri addetti perché c’è bisogno di ricostruire un rapporto di fiducia con la clientela fondato anche sulla sicurezza sanitaria”.
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L’editore
Tommaso Mazziotti