Nel panorama attuale, l’efficienza energetica e la sostenibilità nell’edilizia non sono più semplici concetti ideologici, ma stanno diventando elementi centrali di una trasformazione che investe l’intero settore. Il 2024 segna un anno cruciale per il mercato edilizio, non solo per le sfide globali legate ai cambiamenti climatici, ma anche per l’impegno sempre maggiore da parte delle istituzioni, delle imprese e dei consumatori verso un futuro più verde e responsabile.
L’edilizia, uno dei settori più energivori e responsabili delle emissioni di CO2 a livello mondiale, sta vivendo una profonda evoluzione grazie all’adozione di tecnologie innovative, politiche di incentivi e una crescente sensibilità verso il risparmio energetico e la protezione ambientale. In Italia, come in molte altre nazioni, le normative europee e nazionali, nonché gli impegni a livello globale per il raggiungimento degli obiettivi climatici, stanno spingendo il settore ad abbracciare la sostenibilità non solo come una necessità ambientale, ma come una vera e propria opportunità economica.
Il Green Deal Europeo, con la sua ambizione di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, ha avuto un effetto dirompente sul settore edilizio. Il piano implica investimenti colossali per la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici, sia residenziali che commerciali, con un focus particolare sull’efficienza energetica. La Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD), che obbliga i paesi membri a implementare sistemi di certificazione energetica e a ridurre drasticamente il consumo di energia negli edifici esistenti, è un chiaro esempio della direzione verso cui ci stiamo muovendo.
In Italia, la risposta al Green Deal si è tradotta in una serie di incentivi fiscali, come il Superbonus 110%, che ha stimolato un’importante ondata di ristrutturazioni energetiche, permettendo a milioni di famiglie italiane di migliorare la propria efficienza energetica. Sebbene la misura abbia generato non poche polemiche e difficoltà burocratiche, i benefici in termini di risparmio energetico sono evidenti: edifici più efficienti, minori bollette e, soprattutto, un abbassamento delle emissioni di CO2.
Questa trasformazione, se correttamente indirizzata, ha anche il potenziale per creare nuovi posti di lavoro e favorire la crescita di un’intera filiera industriale dedicata alla sostenibilità: dall’installazione di pannelli fotovoltaici all’utilizzo di tecnologie innovative per la costruzione e la ristrutturazione. L’Italia ha l’opportunità di diventare un leader nel settore delle costruzioni green, promuovendo l’innovazione, migliorando la competitività e riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.
Le tecnologie che stanno emergendo nell’ambito dell’efficienza energetica sono un altro tassello fondamentale di questa trasformazione. I materiali innovativi, come il bio-cemento e i pannelli solari integrati, stanno cambiando il volto delle costruzioni, rendendo gli edifici non solo più efficienti, ma anche più resilienti e in grado di produrre energia. Inoltre, l’adozione del Building Information Modeling (BIM), che consente di progettare e gestire in modo più efficiente le risorse e l’energia negli edifici, sta prendendo piede in modo sempre più diffuso, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
L’innovazione tecnologica sta anche puntando sull’automazione e sull’intelligenza artificiale, con sistemi di domotica che monitorano e ottimizzano in tempo reale i consumi energetici, adattando le condizioni ambientali alle necessità degli utenti e riducendo gli sprechi. In questo scenario, anche l’utilizzo di energie rinnovabili, come l’energia solare e geotermica, si sta facendo strada nell’edilizia residenziale e commerciale, integrandosi perfettamente con i progetti di efficienza energetica.
In questo contesto, l’economia circolare sta assumendo un ruolo centrale. Le costruzioni edilizie sostenibili non sono più viste solo come edifici efficienti, ma come sistemi che si inseriscono in un ciclo continuo di utilizzo e riutilizzo di materiali, riducendo drasticamente i rifiuti e favorendo la rigenerazione urbana. L’adozione di materiali riciclati, la progettazione di edifici modulari e smontabili e la creazione di sistemi di recupero sono alcune delle pratiche che stanno trasformando il settore in un’opportunità di sviluppo che guarda al futuro.
Il futuro dell’edilizia è verde, e il 2024 rappresenta una tappa fondamentale in questo cammino. Le scelte che faremo oggi determineranno il tipo di città in cui vivremo domani.
Conclusione: Verso un Futuro Sostenibile e Resiliente.
A cura di Tommaso Mazziotti
Editore di Progetti & Finanza
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