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UN NUOVO PARADIGMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN

Approvato dalla Corte dei Conti e firmato dai ministri Urso e Giorgetti il decreto attuativo MIMIT MEF del Piano Transizione 5.0, sviluppato dalla collaborazione di tre ministeri: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

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Con l’obiettivo di agevolare la trasformazione digitale e green delle imprese, il piano prevede una dotazione economica di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Attraverso crediti d’imposta, il piano mira a stimolare investimenti in beni tecnologici materiali e immateriali. Il decreto attuativo allarga quindi i segmenti di mercato delle imprese tramite incentivi fiscali per chi investe in tecnologie avanzate e sostenibili. Un significativo sgravio sui bilanci delle aziende che porta con sé implicazioni rilevanti per il settore della comunicazione aziendale. Si prevede la compensazione del credito tramite modello F24 in un’unica rata.

L’importanza della digitalizzazione e del Piano Transizione 5.0

La digitalizzazione, in forza della recente accelerazione impressa dall’intelligenza artificiale, sta trasformando strutturalmente il modello di business delle imprese. Questo cambiamento rappresenta un pilastro fondamentale della recente politica economica dell’Unione Europea, sostenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal programma Next Generation EU.

Anche l’Italia, negli ultimi anni, ha varato una serie di provvedimenti e misure – come il Piano Industria 4.0 – per ammodernare e sostenere la competitività delle piccole e medie imprese attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. Lanciato nel 2016, il piano governativo – prima Industria 4.0, poi Piano Impresa 4.0, e infine Transizione 4.0 – ha introdotto misure per favorire l’implementazione di IoT, AI e cloud computing, tecnologie fondamentali per l’innovazione tecnologica delle imprese.

Il passaggio all’Industria 5.0, definita dalla Commissione Europea come completamento dell’Industria 4.0, si basa sul paradigma uomo-macchina e l’uso di tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, robotica e realtà aumentata per migliorare l’efficienza e la sicurezza. Inoltre, l’Industria 5.0 mira a obiettivi sociali e ambientali, richiedendo alle aziende di monitorare e ridurre il proprio impatto ecologico e i consumi energetici.

I benefici dell’adozione tecnologica

L’adozione di tecnologie avanzate da parte delle imprese italiane produce innumerevoli benefici:

  • Semplificazione dei processi e riduzione dei tempi di integrazione.
  • Miglior condivisione delle informazioni essenziali, come quelle riguardanti l’energia e la qualità.
  • Miglioramento delle prestazioni aziendali, in particolare per qualità, controllo, produzione e ottimizzazione dei consumi energetici.

Inoltre, lo sfruttamento delle innovazioni di AI generativa consente alle aziende di migliorare l’efficienza operativa e la personalizzazione dei contenuti per i consumatori, ampliando significativamente i servizi offerti.

Secondo l’Osservatorio Digital Innovation (2023) del Politecnico di Milano, l’introduzione dell’intelligenza artificiale ha prodotto un incremento medio dell’efficienza del 21% per le imprese che hanno investito in tecnologie digitali, nonostante l’incertezza economica e geopolitica.

L’importanza della personalizzazione e della cybersecurity

Il social selling, grazie alle nuove tecnologie, permette di esplorare nuove connessioni e modalità di engagement con i clienti. In un mondo sempre più digitale, il social selling rappresenta uno strumento strategico, offrendo il 45% di opportunità di vendita in più rispetto alle vendite tradizionali.

Sul versante della cybersecurity, un recente sondaggio di PwC (2024) indica che il 69% delle organizzazioni prevede di utilizzare dispositivi di AI generativa per la difesa informatica nei prossimi dodici mesi.

Certificazioni di qualità e vincoli energetici

Le certificazioni di qualità svolgono un ruolo cruciale, attestando la conformità dei prodotti alle normative specifiche. Migliorano la credibilità aziendale e la fidelizzazione dei clienti.

Una novità del Piano Transizione 5.0 è il vincolo stringente sul miglioramento dei consumi energetici. I nuovi soggetti che possono certificare tale miglioramento con un servizio di doppia certificazione (ex ante ed ex post) sono le società di servizi energetici (ESCo) e gli Esperti in gestione dell’energia (EGE), figure assenti nel vecchio Piano Industria 4.0.

Conclusione

La digitalizzazione e l’adozione di tecnologie avanzate, supportate dal Piano Transizione 5.0, offrono alle imprese italiane opportunità significative per espandere i mercati e migliorare l’efficienza operativa. Tuttavia, è essenziale bilanciare le opportunità con i rischi, investendo in formazione e sicurezza per garantire un’implementazione efficace e conforme alle normative vigenti.

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