Assoutenti scende in campo in favore dei cittadini danneggiati dai mutui applicati con l’Euribor manipolato e chiede risarcimenti in favore di chi ha pagato tassi ingiustamente maggiorati.
Mutui e impennate dei tassi
Come noto, il tasso di interesse determinato dall’Euribor applicato sui mutui a tasso variabile fra il 2005 e il 2008 è stato manipolato da un cartello di quattro banche (Barclays plc, Deutsche Bank, Société Générale e la Royal Bank of Scotland) e di conseguenza è stato ritenuto illegittimo anche dall’ultima sentenza della Corte di Cassazione.
Che cos’è l’Euribor?
L’Euribor è l’acronimo di “Euro Inter Bank Offered Rate” e, semplificando, è un tasso di interesse che viene calcolato facendo una media fra i tassi delle principali banche europee quando avvengono degli scambi di liquidità fra loro. Nella vita di tutti i giorni questo parametro viene anche utilizzato per decidere la variazione degli interessi sui mutui.
“Mutui manipolati dalle banche”
Con la sentenza della Cassazione di dicembre 2023 si è ribadito che 4 banche hanno manipolato il tasso di interesse calcolato con l’Euribor allo scopo di trarne vantaggi. Per cui il tasso applicato, in quel periodo di tempo, è stato invalidato. “Questo storico provvedimento apre ora le porte a risarcimenti per tutti quei consumatori che avevano all’attivo un mutuo a tasso variabile nel periodo contestato dalla Cassazione. Ma i riflettori vanno accesi anche su altre pratiche connesse alla determinazione degli interessi potenzialmente illegittime” – spiega il Presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.
L’operazione di Assoutenti
Per questo Assoutenti si schiera con forza dalla parte dei cittadini danneggiati. E invita tutti i consumatori con un mutuo a tasso variabile attivo nel periodo fra il 2005 e il 2008 a contattare l’associazione all’indirizzo sportello@assoutenti.it per poter attivare una causa di risarcimento. Oltre a ciò Assoutenti rimane vigile e sta operando verifiche anche sulle modalità di calcolo e capitalizzazioni degli interessi generalmente applicate dagli istituti di credito per una possibile contrarietà ad alcune normative europee.
Comunicato Stampa
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