La Provincia di Foggia è entrata nella Rete dei Comuni Sostenibili. È la seconda provincia d’Italia a entrare nell’associazione dopo quella di Brindisi, ma soprattutto è la conferma che la Rete ormai si rivolge a vere e proprie comunità sostenibili, oltrepassando quindi i confini comunali. Infatti, grazie a una modifica statutaria effettuata in occasione dell’assemblea nazionale dello scorso marzo, a Roma, possono entrare nella Rete dei Comuni Sostenibili anche le province, le città metropolitane e le regioni: oltre a Foggia, hanno già aderito Brindisi e le Città Metropolitane di Torino e Roma. Anche questo nuovo ingresso della Provincia di Foggia nella Rete è avvenuto in collaborazione con l’associazione Per il meglio della Puglia.
Il commento del presidente della Provincia di Foggia
“La Rete dei Comuni Sostenibili rappresenta un importante riferimento a livello nazionale per la condivisione di best practices, conoscenze e strumenti utili a favorire lo sviluppo sostenibile dei territori – afferma Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia –. La nostra adesione ci permetterà di beneficiare delle esperienze di altre realtà locali, potenziare la collaborazione tra i diversi attori pubblici e privati e promuovere azioni mirate a contrastare i cambiamenti climatici, tutelare l’ambiente, promuovere la mobilità sostenibile e favorire la partecipazione attiva dei cittadini”.
Di cosa si occupa la Rete dei Comuni Sostenibili
“La Rete dei Comuni Sostenibili è nata come associazione di comuni, ma da quest’anno abbiamo deciso di estendere il progetto anche a province, città metropolitane e regioni – dicono Giovanni Gostoli e Maurizio Gazzarri, rispettivamente direttore e responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili –. L’attività progettuale è sempre più solida nelle realtà aderenti e più cresce l’associazione tanto più crescono i servizi alle amministrazioni locali. L’idea di aprire la Rete alle ‘Province Sostenibili’ nasce, da un lato, dalla forte richiesta di presidenti, sindaci e degli amministratori locali; e, dall’altro, dalla volontà progettuale di rafforzare la strategia multilivello degli enti locali per mettere a terra i grandi obiettivi di Agenda 2030. Dopo Brindisi e le Città Metropolitane di Torino e Roma, siamo lieti dell’adesione della Provincia di Foggia.
Puglia all’avanguardia su queste tematiche
La Puglia si conferma una regione all’avanguardia e che investe tanto sulla sostenibilità per migliorare la qualità di vita delle comunità locali e intraprendere nuovi sentieri di sviluppo anche economico. Queste province e città metropolitane sono le prime in Italia in cui partirà la sperimentazione del set di indicatori provinciali per monitorare l’efficacia delle politiche di sostenibilità. Lo strumento di misurazione è composto di circa 50 indicatori, quantitativi e qualitativi.
La maggioranza degli indicatori
La maggioranza degli indicatori, come per quelli comunali, è riferita a materie di competenza diretta dell’ente. Sarà prodotto poi un report di sostenibilità e servizi utili, dalla formazione alla condivisione di buone pratiche, fino alla comunicazione. L’adesione delle province è molto importante perché sostiene e incoraggia l’impegno dei sindaci. Questo ci consentirà di arricchire ulteriormente anche i Rapporti di sostenibilità dei comuni di quel territorio provinciale con confronti verticali e, più in generale, darà un contributo strategico per la coerenza delle politiche di sviluppo sostenibile tra i diversi livelli istituzionali”.
Il commento della vice presidente della Provincia di Foggia
“La Rete dei Comuni Sostenibili è fortemente impegnata nella sperimentazione del monitoraggio volontario delle politiche degli enti aderenti – fa sapere Nunzia Palladino, vicepresidente della Provincia di Foggia –. I comuni, e nel nostro caso le province, aderendo si impegnano a farsi monitorare annualmente e a darsi degli obiettivi di miglioramento delle performance degli stessi indicatori. Per ogni indicatore verrà fornita la tendenza pregressa e laddove è possibile lo stato di raggiungibilità degli obiettivi fissati da ogni singolo ente.
Un aiuto per i progetti innovativi
Insomma, gli enti non solo saranno seguiti e guidati nei progetti e nelle azioni che metteranno in campo, ma saranno aiutati a selezionare progetti innovativi intercettando risorse per attuarli e saranno fornite opportunità formative agli amministratori e ai tecnici dei comuni aderenti alla Rete in modo da potersi migliorare continuamente. Questa ricchezza di strumenti e di personale a servizio dell’ente, ma anche di opportunità progettuali, mi ha spinta a sostenere l’ingresso nella Rete della nostra provincia che, insieme a quella di Brindisi, è la seconda in Italia”.
La Provincia di Foggia sposa il progetto
“La Provincia di Foggia sposa il progetto della Rete dei Comuni Sostenibili in quanto ne riconosce i valori e ritiene sia un valido strumento per arrivare a soddisfare gli obiettivi di Agenda 2030 coinvolgendo le comunità locali – sottolinea Lucrezia Cilenti, consigliera provinciale con delega all’ambiente –. Siamo consapevoli che la Provincia di Foggia debba superare criticità importanti in tema di sviluppo sostenibile. Siamo inoltre convinti che, attraverso un percorso di condivisione di buone pratiche e piccole sfide cadenzate poste in ogni campo (ambientale, economico, sociale e istituzionale), si possa attuare una corretta pianificazione del nostro territorio con risultati sensibili e utili allo scopo”.
Per il meglio della Puglia
“Siamo molto orgogliosi di aver contribuito all’ingresso di un’altra realtà pugliese nella Rete dei Comuni Sostenibili – aggiungono i rappresentanti dell’associazione Per il meglio della Puglia, Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente e referente del protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. La Provincia di Foggia, e tutta la Puglia, stanno dando un grande contribuito alla Rete e di conseguenza ai temi che porta avanti e che noi condividiamo: la sostenibilità concreta sui territori e il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Ci siamo spesi molto anche per la modifica dello statuto della Rete per consentire l’ingresso anche a province, città metropolitane e regioni: affermare il concetto di comunità sostenibili è una ricchezza. Ringraziamo i rappresentanti istituzionali della Provincia e gli amici della Rete per questa nuova occasione di crescita”.
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito quasi 100 enti locali ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.
Comunicato Stampa
Sfoglia il magazine di Progetti & Finanza