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Una regione attrattiva, la seconda economia nel Mezzogiorno, con molte eccellenze e progetti in corso che può fungere da guida per l’innovazione in Italia e nel Mezzogiorno ma che può crescere ulteriormente se riesce a coinvolgere in modo organico e integrato le forze presenti sul territorio, in particolare istituzioni, aziende e sistema formativo. È questo il messaggio che viene dall’Innovation Days Puglia, il roadshow del Sole 24 Ore che, in collaborazione con Confindustria, e con il supporto di 4Manager, Asso Service, Elis Innovation Hub e Partner 24 ORE, mette sotto la lente d’ingrandimento le regioni italiane con i loro distretti industriali d’eccellenza.

Le capacità di innovazione della Puglia

L’appuntamento ha messo a fuoco la capacità di innovazione tecnologica di una regione che, con le sue 232.000 imprese, rappresenta il 3% del fatturato annuo nazionale. Tecnologia, digitalizzazione nel settore manifatturiero, settore aerospaziale, logistica e infrastrutture, energie rinnovabili, private capital alcuni dei temi affrontati dall’Innovation Days Puglia che ha messo a confronto autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico regionale.

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I presenti all’Innovation Days Puglia

Dopo i saluti di apertura del Direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, e del Presidente Confindustria Puglia e Confindustria Bari e BAT, Sergio Fontana, la giornata di lavori è entrata nel vivo con l’intervento di Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico Regione Puglia , sul sostegno regionale alle PMI ed alle startup. Sullo stesso argomento è intervenuto Vincenzo Paolo Carbonara, Responsabile Finanza Alternativa Cassa Depositi e Prestiti, con un focus che ha riguardato l’impegno di CDP per favorire la crescita delle imprese pugliesi e tutti gli strumenti messi a loro disposizione come, ad esempio, le strutture dei Basket Bond Regionali.

Puglia seconda economia del Mezzogiorno

Secondo i dati sull’economia regionale diffusi da Banca Ifis nel corso dell’evento, la Puglia è la seconda economia del Mezzogiorno, grazie a un sistema produttivo forte di oltre 230.000 imprese che sviluppa 123 miliardi di euro di ricavi annui. E’ un polo nazionale rilevante per l’Agroalimentare, i Servizi alla persona e il Sistema Casa; il 45% delle sue Pmi esporta i suoi prodotti. Gli imprenditori pugliesi rilevano una perdita di velocità e potenza della ripresa post-Covid: le prospettive sui ricavi risultano migliori per l’anno in corso (+0,5% l’incremento di fatturato previsto) rispetto al 2024, atteso come poco dinamico (+0,3%).

Innovazione: “La silicon Valley del Sud”

La struttura produttiva locale ha limitato l’impatto dell’attuale incerto scenario economico sulla liquidità aziendale: ampia è l’area di invarianza (60% del totale), Al contempo il numero di imprese con cash flow in peggioramento supera di poco quello delle aziende che lo vedono in miglioramento. Solo sul breve termine c’è qualche tensione maggiore, vista come una criticità dal 36% delle Pmi locali, a causa dei costi delle materie prime. Definita la Silicon Valley del Sud, la Puglia è da tempo considerata luogo di eccellenza per l’ICT, grazie anche alla spinta data dal sistema formativo locale (a Bari è stato avviato il secondo corso di laurea in Italia in Scienze dell’Informazione). Oggi hanno sede sul territorio 7.800 imprese, in incremento di quasi il 20% rispetto a 5 anni fa.

L’importanza dell’agroalimentare e del turismo

“L’agroalimentare e il turismo, storiche aree d’eccellenza per questa Regione, sono oggi affiancate da un sistema casa e da servizi alla persona che presentano realtà d’eccellenza. Particolarmente interessante è poi il ruolo dell’ICT che ha portato sul territorio quasi 8mila imprese, in incremento di quasi il 20% rispetto a 5 anni fa all’interno di un distretto che oggi vede coerentemente affiancate piccole imprese con multinazionali del settore.

Le tensioni geopolitiche, l’inflazione e il deperimento dello scenario economico stanno sollevando qualche perplessità sugli imprenditori pugliesi. Tuttavia, il sentiment di medio periodo resta ottimistico anche se andrà valutata con attenzione l’evoluzione del livello di liquidità delle imprese che oggi resta comunque stabile. Per questo motivo, molto interessante sarà osservare possibili scenari nello sviluppo delle imprese, con soluzioni alternative come il private equity che possono rappresentare sempre più una variabile di crescita per le imprese locali” ha dichiarato Cataldo Conte, Responsabile Corporate & Investment Banking di Banca Ifis.

La Puglia ha deciso di mettersi a correre

Nel panel dedicato alle infrastrutture, Vito Leonardo Totorizzo, Owner & General Manager ISTOP SPAMAT, ha evidenziato che: “La Puglia ha deciso di mettersi a correre come non aveva mai fatto prima. Il più cospicuo investimento privato per velocizzare i traffici Sud/Nord e viceversa sta nascendo a Molfetta, grazie al nuovo porto ed alla prossimità della linea ferroviaria Adriatica, consentendo benefici assoluti all’ambiente. I treni saranno lunghi 750 metri e distano dalle navi soltanto 500 metri, non ci sarà più bisogno di portare le merci via mare in Alto Adriatico, limitando i consumi di combustibili, scalando il porto di Molfetta.

La rivoluzione del settore logistico

Una rivoluzione nel settore logistico in quanto, oltre ai benefici per l’ambiente, le merci giungeranno in poche ore sia sui mercati del Nord Italia sia sui mercati dell’Europa consentendo ai prodotti pugliesi, ortofrutticoli innanzitutto, di arrivare prima dei concorrenti spagnoli e evitare la percorrenza di migliaia di autotreni sull’autostrada adriatica. Trasferire le merci sui treni consente, inoltre, a tanti autisti di poter tornare a casa dopo aver consegnato le merci al terminale intermodale ottenendo in questo modo un risparmio di 250 chilometri ai prodotti del Salento. Il nuovo terminal intermodale è baricentrico alla nostra lunga regione e tutti, importatori, esportatori e merci in transito, ne trarranno vantaggi”. Nel corso dello stesso panel, Matteo Barozzi, Direttore Tecnico COBAR, ha dichiarato: “Il PNRR rappresenta una grande opportunità non solo per il sud ma per tutta l’Italia. Oggi anche grazie a questa opportunità stiamo implementando le nostre risorse umane”.

Le nuove tecnologie e l’innovazione

La digitalizzazione e le nuove tecnologie come volano di crescita del comparto manifatturiero sono stati i temi sui quali si è confrontato, tra gli altri, nella seconda tavola rotonda della mattinata, Antonio Morabito, Head of Enterprise Business Development & Marketing TIM, che ha spiegato: “TIM Enterprise mette a disposizione delle aziende e delle pubbliche amministrazioni soluzioni all’avanguardia per accelerare la trasformazione digitale. Per il settore manifatturiero, in particolare, il 5G, l’IoT e l’intelligenza artificiale permettono di automatizzare la produzione, migliorare il servizio verso il cliente, oltre a ottimizzare i processi interni. Un esempio in Puglia è la collaborazione con l’azienda metalmeccanica Ilmea, per la quale abbiamo realizzato una delle prime reti private 5G in Italia, migliorandone i processi produttivi, incrementando l’efficienza e massimizzando la sicurezza dei dati.

Le esigenze del mercato del lavoro

Le esigenze del mercato del lavoro si stanno evolvendo anche alla luce dei rapidi mutamenti tecnologici. Oggi le grandi aziende che investono nel settore dell’energia cercano una trasversalità di competenze che deve affiancarsi a una spiccata flessibilità dei percorsi di formazione. In Puglia abbiamo 41.000 ragazzi 18enni che potrebbero accedere a percorsi di tipo universitario. Bisogna convincere più persone a scegliere i percorsi scientifico – tecnologici e dall’altro canto bisogna dare adeguare i percorsi formativi per rispondere alle esigenze delle aziende. La Puglia ha una posizione strategica nel Mediterraneo e per questo stiamo lavorando ad un’offerta triennale in lingua inglese perché dobbiamo sfruttare la nostra posizione per essere più attrattivi a livello internazionale”.

La cultura organizzativa

I lavori si sono chiusi con un focus sul ruolo dei manager, per rinnovare la cultura organizzativa e favorire l’innovazione, a cura di Simona De Quattro, Responsabile progetto Industry 4.0 Economia Sostenibile 4.Manager, che ha evidenziato: “Il voucher consulenza in innovazione del MIMIT apre oggi l’accesso ai beneficiari. Il voucher sostiene le imprese nell’immissione di managerialità, elemento imprescindibile per attuare le transizioni, green e digitale”.

Comunicato Stampa

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