Su proposta del ministro Giorgetti è stato approvato il decreto energia con interventi per il quarto trimestre dell’anno, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023. Le misure a sostegno delle famiglie putano a mitigare gli aumenti delle bollette e del prezzo dei carburanti. In totale sono stati stanziati circa 1,3 miliardi di euro.
Decreto Energia e bonus carburante
Viene rifinanziata con ulteriori 100 milioni per il 2023 la carta “Dedicata a te”. La misura riguarda i nuclei familiari con almeno 3 componenti e Isee fino a 15 mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante. Le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale.
Rifinanziato il bonus trasporti
Il governo ha inoltre deciso di rifinanziare il bonus trasporti rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito. Si tratta di un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale.
Decreto Energia e aiuti sulle bollette
Il decreto rafforza il contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro (30 mila euro con almeno 4 figli) che già beneficiano del bonus sociale per le bollette di luce e gas. La misura, che sarà nuovamente prorogata, è potenziata nell’ultimo trimestre dell’anno in base al numero di componenti del nucleo familiare (300 milioni di euro). Inoltre, è stata confermata anche per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
Ravvedimento operoso per gli scontrini
Tra le altre misure viene rifinanziato con circa 7 milioni di euro il fondo borse di studio per l’accesso alla formazione superiore. In materia fiscale, i contribuenti potranno regolarizzare con il ravvedimento operoso, entro il 15 dicembre 2023, le mancate certificazioni dei corrispettivi dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
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