Poche prestazioni sociali in Italia sono state e sono tuttora oggetto di aspri scontri, anche ideologici, quanto il Reddito di Cittadinanza. Da un lato la retorica della panacea contro tutti i mali del welfare italiano e dell’abolizione della povertà per legge; dall’altro quella, contrapposta, di una misura che incentiva l’ozio, facile preda dei furbetti quando non delle organizzazioni criminali.
L’abolizione del Reddito di Cittadinanza
I programmi elettorali della coalizione che ha vinto le elezioni politiche a ottobre 2022 erano chiari riguardo al Reddito di cittadinanza, considerato negativamente e proponendone la sostituzione con misure più efficaci, e nel caso di Fratelli d’Italia la vera e propria abolizione. Coerentemente, il governo presieduto da Giorgia Meloni ha introdotto un decreto, attualmente in fase di conversione parlamentare, che supera il RdC, che sarà integralmente sostituito a partire dal 2024 da nuove misure di contrasto alla povertà e inclusione lavorativa: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per Formazione e Lavoro.
L’incontro organizzato da Theseus
L’incontro organizzato da THESEUS, il Centro studi del Politecnico di Torino su Tecnologia, Società e Umanità per il ciclo “Theseus Policy” ha voluto dare alla cittadinanza gli strumenti per capire quali sono i punti salienti della riforma introdotta dal governo Meloni, come funziona, quali problemi risolve e quali potrebbe aprire.
I temi e i relatori dell’incontro
La discussione ha preso avvio con gli interventi dei tecnici del governo che hanno contribuito a disegnare la riforma e ne hanno stimato gli impatti sui percettori e di finanza pubblica nel panel “La riforma del sostegno ai poveri: che cosa cambia con l’Assegno di inclusione” con relatori Natale Forlani, consulente del Ministro del lavoro e delle politiche sociali; Daria Perrotta, capo del coordinamento legislativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Gianfranco Santoro, direttore centrale Studi e Ricerche dell’INPS.
Contrasto alla povertà, guardare oltre il reddito di cittadinanza
Le informazioni e le evidenze fornite dai tecnici del governo sono state poi discusse in una tavola rotonda dal titolo “Contrasto alla povertà, inserimento lavorativo e politiche attive del lavoro”, composta da Susanna Camusso, senatrice PD; Claudio Durigon, senatore della Lega e sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Paola Nicastro, direttore dell’Agenzia regionale delle politiche attive dell’Umbria; Ileana Piazzoni, relatrice alla Camera dei deputati della legge che ha introdotto nella XVIII legislatura il Reddito di inclusione, la prima misura di contrasto alla povertà in Italia; Antonio Russo, vicepresidente nazionale delle ACLI e Portavoce dell’Alleanza contro la povertà in Italia.
A moderare la discussione è stato il professor Stefano Sacchi, ordinario di Scienza politica al Politecnico di Torino e coordinatore del Centro studi di ateneo THESEUS su Tecnologia, Società e Umanità. L’incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del focus dedicato a “Minimum income schemes in comparative perspective” in “Stato e Mercato” (il Mulino, fascicolo 3/2022).
L’informazione nella comunità studentesca
“Riteniamo che il Politecnico di Torino debba contribuire all’informazione della comunità studentesca e della cittadinanza in generale sui temi fondamentali della nostra società e alla riflessione sulle scelte che guidano le politiche pubbliche – sottolinea il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco – Dobbiamo portare il nostro contributo di conoscenza tecnico-scientifica nei dibattiti in corso sulle grandi trasformazioni del nostro tempo. Il tema del disagio e della povertà delle persone in un’economia avanzata come quella italiana non può essere ignorato da una moderna scuola di tecnologia, che ha il compito di progettare soluzioni sostenibili per le comunità e i territori, e in ultima analisi per le persone.”
Comunicato Stampa
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