Il Governo non ha prorogato il diritto per i lavoratori fragili di poter lavorare da remoto. Dal 1° aprile 2022 si è tornati alla normativa ordinaria, ma sui datori di lavoro rimane un obbligo di sorveglianza sanitaria per questa particolare categoria. La discussione rimane abbastanza attuale in un momento in cui stanno venendo meno tutte le restrizioni dettate dalla pandemia.
Perché è utile lo smart working per i lavoratori fragili
I cosiddetti “lavoratori fragili” sono quei lavoratori che, a causa delle patologie sofferte, avrebbero rischi maggiori in caso di contagio da Covid-19. In seguito, con il decreto del Ministro del Lavoro e della Salute sono state individuate due grandi categorie di “lavoratori fragili”. Quelli iscritti ad un apposito elenco e quelli con esonero da vaccinazione. Si capisce bene che per queste categorie lo smart working è stata una manna da cielo durante la pandemia, perché ha consentito di continuare a lavorare.
Le posizioni in Parlamento sullo smart working
Sul tema dello smart working per i lavoratori fragili è intervenuto l’onorevole Nunzio Angiola. “Il Dl 24 del 2022, sul superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia, ha inspiegabilmente escluso la proroga, tanto nel pubblico quanto nel privato. Se poi la spiegazione è la mancanza di risorse finanziarie siamo davvero fuori strada, perché in questo ambito non bisogna lesinare risorse”, ha affermato in una nota il deputato di Azione.
L’emendamento sullo smart working per i lavoratori fragili
Lo stesso deputato in questi giorni sta incontrando enti del terzo settore per capire come si possa chiedere con più vigore questa proroga. “Sono stato sollecitato nei giorni dal Coordinamento Nazionale Enti del Terzo Settore e dell’Associazione Italiana Centri Sportivi e Sociali Europei. Per questo ho depositato 2 emendamenti sia al Dl 24/2022 in conversione, sia alla Pdl sul lavoro agile, attualmente in discussione in commissione lavoro alla Camera. Ha continuato Angiola. “È compito dello Stato” – ha concluso Angiola – “tutelare e proteggere questi lavoratori e non dobbiamo in alcun modo abbassare la guardia, visto che il virus continua a circolare”.