CANAPA TERAPEUTICA, L’INNOVAZIONE IN PUGLIA. Quando si parla di “canapa” spesso si casca in frettolosi giudizi e pregiudizi. In pochi sanno che il cannabidiolo, ovvero il principio che si estrae dalla cannabis, si presta a degli efficaci utilizzi in ambito farmaceutico e sanitario. In Italia è la legge stessa che consente tale utilizzo. La cannabis terapeutica è legale dal 2007, benché già dal 1997 avessimo iniziato a importarla dai Paesi Bassi. Inoltre, dal 9 novembre 2015 il Ministero della Salute può rilasciare autorizzazioni per la coltivazione, la produzione, il possesso e l’uso di marijuana.
L’innovazione sulla canapa terapeutica arriva dal sud
Tra i primi poli di coltivazione e trasformazione per la canapa terapeutica che hanno ricevuto tale autorizzazione in Italia c’è quello di Borgo Tressanti. Si tratta di un piccolo insediamento agricolo che ricade nel Comune di Cerignola, in provincia di Foggia. Il percorso di Bio Hemp Trade e della Cooperativa Palma d’Oro, è tra i pionieri della coltivazione della canapa finalizzata a vari utilizzi, come ad esempio nell’ambito dell’edilizia, dell’agricoltura e in ultimo anche in ambito sanitario. É stata inaugurata lo scorso 18 febbraio una nuova struttura che, accanto a quella adibita alle produzioni agro-industriali, si occuperà della prima produzione e lavorazione italiana della canapa in criogenesi, con finalità farmaceutiche, grazie alla prima autorizzazione rilasciata in Italia dal ministero della Salute.
Come funziona lo stabilimento in criogenesi?
Si tratta di uno stabilimento che è un vero e proprio unicum su scala europea. Nello specifico, l’attività portata avanti riguarda la produzione di canapulo trasformato e utilizzato per la costruzione del nuovo progetto edilizio a zero consumi energetici. Nella disponibilità del Consorzio ci sono 300 ettari di coltivazione a canapa che, lo scorso anno, dal punto di vista ambientale hanno permesso di sottrarre circa 4 mila tonnellate di CO2 dall’atmosfera, grazie alle proprietà biologiche della canapa stessa. […]
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