É stato approvato all’unanimità il tanto atteso decreto “energia” che si occuperà di tagliare i costi del carburante. Si tratta di un pacchetto di norme di 4,4 miliardi di euro che si occupa di vari aspetti fondamentali per le attività economiche del paese. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, infatti, soprattutto i prezzi dei carburanti e del gas sono schizzati alle stelle, causando aumenti significativi alle famiglie.
Nel decreto 25 cent in meno sul prezzo del carburante
Il primo obiettivo del decreto era quello di ridurre le tanto vituperate accise. Si tratta di tasse fisse che si aggiungono al costo della benzina e che servono allo Stato per finanziare particolari eventi accaduti. Con l’ultimo decreto il Governo ha deciso un taglio di 25 cent per un mese su accise di benzina, oli da gas e gasolio. Questo decremento sarà imposto alle compagnie a prescindere da quelle che saranno le oscillazioni di mercato sugli altri indicatori. É auspicabile, dunque, che il prezzo del diesel possa scendere già dalle prossime settimane sotto quota 2 euro.
Benzina esentasse e autorità di vigilanza
Sempre sul tema del costo del carburante il Governo ha introdotto un’altra novità. Un bonus fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022. Nella bozza di decreto si prevede che l’importo del valore di buoni benzina nel limite di euro 200 per lavoratore non concorrano alla formazione del reddito. Il decreto, inoltre, ha istituito un’autorità di vigilanza ad hoc per individuare eventuali speculazioni sul prezzo del gasolio, su cui aveva acceso i riflettori il Ministro Cingolani.
Un aiuto agli autotrasportatori
Sempre in tema di mobilità il Governo ha deciso di venire incontro agli autotrasportatori. L’esecutivo ha approvato una riduzione dei pedaggi per ulteriori 20 milioni nel 2022, l’esonero dal versamento dei contributi per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti (per 1,4 milioni di euro quest’anno) e l’istituzione di un fondo per il sostegno del settore con risorse da quantificare. Inoltre viene introdotta la clausola di adeguamento dei contratti al costo del carburante e i costi indicativi di riferimento, aggiornati trimestralmente dal ministero, da far diventare obbligatori per i contratti non scritti.