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L’onorevole Mattia Fantinati – ai microfoni di Progetti & Finanza – analizza lo stato di salute della Pubblica Amministrazione, in relazione alle sfide del PNRR. Il piano di assunzioni di tecnici ed esperti che cureranno la fase di progettazione, soprattutto per le pubbliche amministrazioni del sud Italia, stenta a decollare. Ma l’Italia non ha tempo per fermarsi, perché le scadenze imposte dall’Unione Europea incombono.

Competenze digitali nella Pubblica Amministrazione

Secondo il presidente dell’IGF Italia il paese potrebbe pagare un ritardo atavico relativo allo svecchiamento delle competenze. “Per fare le grandi rivoluzioni – spiega Fantinati – servono misure strutturali e non episodiche. Anche questo Governo ha capito questo concetto e sta tentando di porre in essere un cambio di passo. Dobbiamo entrare nell’ottica che non bastano più le competenze giuridiche per entrare a far parte della PA. Oggi servono soprattutto competenze tecniche e digitali; di questo devono tener conto i concorsi che sono la porta d’accesso verso il pubblico impiego”.

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PNRR: tempi rapidi e massima efficacia

“Devono cambiare le modalità di adesione e i requisiti richiesti da bando, per far sì che i dipendenti pubblici possano rispettare i profili richiesti. Quando ricoprivo l’incarico di sottosegretario – ricorda Fantinati – mi adoperai per attuare un serio turnover su scala nazionale. Cercammo di porre in essere questo passaggio di consegne, non soltanto per sostituire il personale che andava in pensione, ma anche per migliorare la dotazione di competenze, perché questo è ciò che fa la differenza. Oggi il Next Generation UE richiede tempi rapidi e massima efficacia. Non si può pensare che il sistema, così com’è, possa riuscire a fronteggiare questa sfida epocale. Servono giovani in gamba e professionisti nel pubblico impiego, come fenomeno strutturale, per vincere la sfida che ci attende, ma anche per mettere le basi per un futuro più solido”.

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