In un periodo di aumenti incondizionati dei beni di prima necessità, aumenta anche il prezzo del giornale. É notizia di questa mattina che Repubblica, storico quotidiano italiano, arriverà a costare € 1,70 a fronte del prezzo precedente che ammontava a €1,50 per copia. La decisione editoriale è destinata a far discutere abbonati e non, in quanto arriva in un momento storico abbastanza complicato per ciò che concerne l’aumento del paniere dei prezzi.
Prezzo del giornale: l’ultimo aumento in ordine di tempo
Gli squilibri dettati dalla pandemia, infatti, hanno portato non poche ricadute sulle famiglie. Ad aumentare è soprattutto il prezzo del carburante, con la benzina che ha sfondato il tetto record di €1,80 per litro. A questo si aggiungono i costi spaventosi dell’energia che stanno mettendo in difficoltà tutte le aziende italiane. L’aumento del prezzo del giornale è soltanto un altro simbolo di una congiuntura economica che rischia di gravare e non poco sui portafogli degli italiani.
Le motivazioni di Repubblica
Con un breve comunicato diffuso sul sito internet lo storico quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha motivato la scelta di aumentare il prezzo del giornale. “Cari lettori – si legge nella nota – da domani mattina, il costo per acquistare la copia in edicola del nostro e vostro giornale aumenterà di 20 centesimi, passando a 1,70 euro (2,50 il Venerdì e 3,00 il sabato e domenica). É una decisione su cui abbiamo riflettuto a lungo, che arriva a distanza di 6 anni dall’ultimo aumento del prezzo dì Repubblica, e che è figlia del macroscopico aumento dei costi dell’energia e della carta, entrambi fattori essenziali della produzione e distribuzione di un quotidiano”.
Il peso della crisi dell’editoria
A gravare sulla scelta di Repubblica vi è chiaramente anche la crisi nera dell’editoria. I giornali cartacei si vendono sempre meno e le aziende editoriali sono chiamate ad inventarsi di ogni per andare avanti. “Un giornale con i conti in equilibrio è un giornale libero e in grado di garantire un’informazione di qualità” – conclude la nota di Repubblica. “Chiedervi dunque questo piccolo sforzo quotidiano aggiuntivo significa per noi rinnovare con voi quel patto dì fiducia e lealtà che ci lega dal 1976 e che ogni giorno ci impegniamo ad onorare”.