Sospiro di sollievo per i cittadini che hanno preso parte alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Il Governo ha deciso il rinvio della tanto temuta scadenza del 30 novembre 2021. Una data che essendo contemporanea ad altre scadenze fiscali, rischiava di diventare un vero e proprio macigno sulle spalle dei contribuenti. Nel dettaglio, la commissione Finanze e Lavoro del Senato ha approvato l’emendamento al decreto Fisco e Lavoro che fa slittare la scadenza.
Il rinvio delle cartelle per la rottamazione
Con la nuova scadenza per pagare ci sarà più tempo. Coloro che hanno preso parte alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali avranno tempo fino al 9 dicembre 2021. Questa scadenza si allunga al 14 dicembre con i cinque giorni di tolleranza. In realtà alcune compagini politiche avevano chiesto al Governo di rinviare all’anno prossimo questa scadenza. Invece si è deciso soltanto un mini rinvio che concede ulteriore tempo ai contribuenti. Ma non è detto che nelle prossime settimane non possano giungere ulteriori notizie sul fronte della “pace fiscale”.
Notifiche del termine di adempimento
Durante la stessa riunione, la commissione ha dato il via libera anche all’emendamento che porta da 150 a 180 giorni dalla notifica il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021, senza interessi di mora e senza che l’agente della riscossione possa agire per il recupero del debito. Questa è stata un’altra battaglia delle opposizioni che, individuando questo periodo come ancora soggetto alle problematiche scaturite dalla pandemia hanno chiesto alla maggioranza di rinviare la notifica delle cartelle scadute per dare respiro ai cittadini.
Proroga versamento IRAP
È passato anche un emendamento che posticipa dal 30 novembre 2021 al 31 gennaio 2022 il termine per la restituzione, senza sanzioni e interessi, dell’esonero IRAP per chi ha superato il massimale di aiuti di Stato. L‘IRAP resta una materia molto dibattuta in quanto il Governo ha già annunciato una “sforbiciata” nel prossimo anno, strategia fortemente voluta per ridurre il cuneo fiscale italiano che rappresenta uno dei più onerosi su scala europea.