Non accenna a rallentare la vertiginosa corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti in questo “caldissimo autunno” per i consumatori. Il prezzo di benzina, diesel e gpl ancora in aumento in Italia e sulle famiglie arriva la stangata. Un esorbitante +21% dall’inizio 2021 che influisce sui costi aggiuntivi a carico delle famiglie italiane.
Le ricadute degli aumenti dei prezzi dei carburanti
Tali incrementi si ripercuotono non solo sui rifornimenti, ma sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti. ”L’escalation senza sosta dei carburanti aggrava la stangata per i consumatori, e produce ad oggi una maggiore spesa su base annua”, scrive il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Quest’ultimo evidenzia “una vera e propria emergenza contro la quale il governo resta immobile, mentre sarebbe urgente intervenire tagliando Iva e accise sui carburanti per salvare le tasche dei consumatori”.
Il confronto con i rincari del passato
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolinea i “rialzi stellari. Anche questa settimana spiccano il volo i prezzi dei carburanti, con il gasolio che sfonda quota 1,6 euro. Non accadeva dal 6 ottobre 2014 quando era pari a 1,606 euro. La benzina raggiunge i 1,746 euro al litro, segnando un nuovo record dal 18 agosto 2014, ossia oltre 7 anni fa, quando svettò a 1749 euro al litro. Mentre per il Gpl, ora a 0,826 euro al litro, bisogna tornare al 3 febbraio 2014 per trovare un valore più alto, 0,844 euro al litro”. “In un anno -prosegue- il Gpl è più caro del 39,5%. Gli aumenti dei beni energetici, luce, gas e carburanti, non solo hanno effetti diretti sulle tasche delle famiglie e sui costi delle imprese. Hanno un effetto indiretto anche sul costo finale di tutti i prodotti, dal latte al pane, con conseguenze gravi per l’inflazione e la ripresa economica. Per questo il Governo deve intervenire prima del varo della manovra, riducendo le accise dei carburanti, dell’elettricità e del gas.
430 euro all’anno in più per famiglia
Dall’inizio dell’anno, un pieno da 50 litri costa 15 euro e 22 cent in più per la benzina e 14 euro e 44 cent per il gasolio. Con un rialzo, rispettivamente, del 21,1 e 21,9%. Su base annua è pari a un rincaro ad autovettura pari a 365 euro all’anno per la benzina e 347 euro per il gasolio. In un anno, dalla rilevazione del
26 ottobre 2020, quando la benzina era pari a 1.388 euro al litro e il gasolio a 1.259 euro al litro, un pieno da 50 litri
costa 17 euro e 91 cent in più per la benzina e 17 euro e 47 cent in più per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 25,8% e del 27,8%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 430 euro all’anno per la benzina e a 419 euro per il gasolio”, conclude Dona.
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