Una data che ricorderanno non solo gli sportivi ma tutti quanti. Una giornata in cui l’Italia è stata al centro dell’attenzione sportiva, e non solo, sia in Europa che nel Mondo. Finalista e vincitrice del Campionato Europeo di Calcio a Wembley contro l’Inghilterra e finalista, con Matteo Berrettini, del torneo di tennis di Wimbledon, dove il nostro rappresentante è stato sconfitto, ma ricevendo elogi unanimi per l’impegno e la sportività nel riconoscere la superiorità dell’avversario. Una bellissima immagine dell’Italia che, attraverso lo sport, ha conquistato l’Europa e il Mondo. Un’immagine vincente anche nella sconfitta.
Molto bene ha sintetizzato, il pensiero di tutti gli italiani, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo la squadra di calcio, gli accompagnatori, i dirigenti e Matteo Berrettini, anch’egli in compagnia dei dirigenti della FIT (Federazione Italiana Tennis), finalista, sconfitto, a Wimbledon: “Vi ringrazio per l’onore reso allo sport e al Paese, ha detto il Presidente Mattarella, siete stati accompagnati dall’affetto degli italiani e li avete ricambiati rappresentando nel miglior modo possibile lo sport e l’Italia”. A Matteo Berrettini ha detto: “arrivare a giocare la finale del torneo di tennis di Wimbledon è già un grande traguardo, ma la rimonta e la conquista del primo set equivale a una vittoria, considerando, soprattutto, che giocava contro il numero uno al mondo, Novak Djokovic. Complimenti a tutti davvero”.
Anche il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha voluto incontrare tutti i componenti la squadra di calcio, accompagnatori, dirigenti e Matteo Berrettini: “Avete rafforzato in tutti noi, ha detto il Presidente del Consiglio, il senso di appartenenza all’Italia e l’orgoglio di essere italiani, ci avete messo al centro dell’Europa, ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Lo sport insegna, unisce e fa sognare, è un ascensore sociale, è un argine al razzismo e uno strumento di coesione”. Anche il Papa, dal letto d’ospedale dov’era ricoverato, ha voluto far giungere agli Azzurri e a Berrettini parole di elogio per la vittoria e per la magnifica prestazione. Un’Italia dal volto pulito, grintoso, sorridente, che esalta lo spirito di squadra o riconosce la superiorità dell’avversario pur non arretrando di un millimetro il proprio impegno.
Questa Italia ha coinvolto tutti noi, che tanto avevamo bisogno dopo circa due anni di problemi e restrizioni, e non solo. Anche i Paesi nostri partner commerciali sono stati “affascinati” da questa Italia tanto che esperti di economia valutano il traino di questi risultati ottenuti trasmettendo un’immagine positiva e propositiva del nostro Paese in un aumento del PIL di minimo lo 0,7% pari a circa 11/12 miliardi di euro. Questi risultati si otterranno grazie ad una maggiore spesa interna e ad una maggiore esportazione di prodotti “made in Italy”. Riferimenti positivi di questo genere li troviamo già, senza voler andare troppo lontano, nel 2006 quando l’Italia vinse il Campionato del Mondo di Calcio in Germania. In quella circostanza si ebbe una crescita, tra maggiori consumi interni ed export, del 4%. La differenza di numeri tra il 2006 e oggi è data, soprattutto, dal fatto che i rapporti commerciali con la Germania sono sempre stati ottimi e in quella circostanza ebbero un’impennata notevole. I nostri vicini tedeschi, pur essendo stati sconfitti dalla nostra squadra o, forse, proprio per questo, tifarono per noi durante la finale contro la Francia, mentre l’Inghilterra, pur essendo un Paese partner, non manifesta segnali positivi in tal senso anzi, è notizia di questi giorni che continuano ad arrivare disdette da parte degli Inglesi di prenotazioni di vacanze nelle nostre località turistiche.
E’ indubbio che le affermazioni sportive, per la visibilità che hanno, creano un traino economico notevole e che a tirare la cordata sono soprattutto le maggiori squadre di calcio, Juve, Inter, Milan, Roma, Napoli o personaggi di altri sport che si affermano nelle loro discipline, che con le loro affermazioni o con la partecipazione a tornei internazionali, tipo la Champions League o tornei tipo Internazionali di Tennis di Roma, creano un indotto economico sul quale gli operatori degli alberghi, dei trasporti, guide turistiche, ristoranti eccetera eccetera eccetera, contano eccome. E’ più facile, ora, comprendere l’impegno che ogni squadra mette per raggiungere determinati obiettivi e quanto importante sia, non solo per le casse della loro società, la loro affermazione nelle competizioni internazionali. E’ altresì evidente che l’interesse immediato si materializza nella città protagonista della performance ma seguendo le indicazioni di cui parlavamo prima l’effetto traino che si crea per altri settori produttivi, magari allocati a chilometri di distanza, può essere significativo. Lo sport che veicola ed esalta lo spirito di una squadra, di un atleta, di una nazione è quello che trasmette azioni positive e voglia di condividerle, la stessa voglia che incrementa il PIL e ci fa vivere tante (speriamo per il futuro) “notti magiche”.
A cura di Antonio Caivano