Tutti gli aspetti della vita quotidiana hanno un bonus di riferimento, inteso come credito fiscale oppure proprio come forma di sostegno a fondo perduto. A maggior ragione all’interno della casa, vero punto di riferimento per le famiglie, sono in aumento le forme di agevolazione che interessano diversi ambiti. Senza dubbio il Legislatore ha ritenuto fondamentale lo sforzo che le giovani coppie fanno per attivare un nuovo focolare domestico e quindi ha voluto “premiare” in qualche modo quanti sono intenzionati a fare questo salto decisivo, con un occhio di riguardo all’efficientamento energetico e alla riqualificazione.
In quest’ampia platea di bonus ci sono sicuramente il Superbonus110%, volto ad efficientare l’abitazione dal punto di vista energetico e strutturale, ma anche l’eco-bonus che riguarda soprattutto gli impianti di riscaldamento/raffreddamento. Senza dimenticare le forme di incentivo sull’acquisto della prima casa per gli under 36. Ma in questo spazio di approfondimento vogliamo accendere i riflettori su quei bonus che riguardano sempre le abitazioni ma che sono meno conosciuti e quindi anche meno sfruttati. In quanti sapevano, infatti, che tra le agevolazioni fiscali del Superbonus rientrano anche i mobili e gli elettrodomestici?
L’ultima Legge di bilancio prevede la possibilità di fruire di sconti fiscali per gli arredi degli appartamenti, all’interno del pacchetto lavori per il recupero edilizio. La misura è stata pensata per agevolare la realizzazione di lavori di ristrutturazione degli immobili. Il bonus mobili ed elettrodomestici, consiste nella detrazione del 50% fino a 16.000 euro di spesa e continuerà ad essere legato ai lavori di ristrutturazione. Il bonus mobili spetta solo per gli immobili nei quali sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione edilizia ammessi in detrazione fiscale. Vi è, comunque, l’obbligo di comunicazione all’ENEA delle spese sostenute, adempimento necessario ma non vincolante per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici. La detrazione è riconosciuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni). L’agevolazione spetta, così come per il superbonus e altre agevolazioni, ai proprietari degli immobili; ai titolari di diritti reali sugli immobili (uso, usufrutto, etc) e in ogni caso deve trattarsi di soggetti titolari del diritto che abbiano sostenuto le relative spese e quindi siano a lui intestati bonifici e fatture.
Nel frattempo, il mondo delle telecomunicazioni insegue le nuove tecnologie. Dal 1° settembre, infatti, tutte le trasmissioni televisive dei canali italiani passeranno in codifica MPEG-4, un modo per livellare il segnale televisivo verso l’alta definizione. Di regola, tutte le tv e i decoder acquistati dopo il 2018 dovrebbero essere compatibili, mentre quelli di data antecedente saranno inutilizzabili. Ecco perché è stato previsto un bonus per la rottamazione della vecchia tv. L’agevolazione consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro, che si può ottenere rottamando un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 (dopo averlo consegnato direttamente al venditore o ad un’isola ecologica). Il bonus rottamazione Tv si rivolge a tutti i cittadini in quanto non prevede limiti di ISEE. In particolare, verrà riconosciuto un bonus per l’acquisto di un televisore per ogni nucleo familiare fino al 31 dicembre 2022. Le risorse destinate alla misura sono complessivamente 250 milioni di euro. Il provvedimento individua tre requisiti per beneficiare dell’incentivo: residenza in Italia, rottamazione di un televisore e il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione.