Se si può, si mettono da parte, quando non si può si spendono per ovviare alle difficoltà del momento. L’Osservatorio Sara Assicurazioni ha diffuso una fotografia accurata delle abitudini degli italiani in relazione ai propri risparmi, in questo periodo di emergenza sanitaria. Come era facile immaginare, sono cresciuti i depositi bancari per un totale di 162 miliardi. Sono quasi triplicati rispetto all’anno precedente e attualmente ammontano a 1736 miliardi. Se il reddito crolla per via della crisi, il risparmio schizza. Sono le due facce della stessa medaglia, la pandemia, che ha pesantemente colpito e spaventato gli italiani ha dei risvolti tangibili anche sul tema dei risparmi.
Questo aumento degli accantonamenti è certamente dettato dall’incertezza del momento, quando appunto tante famiglie cercando di mettere al riparo le proprie finanze in vista di probabili ed eventuali necessità future. Poi ci sono persone facoltose che mettono da parte ingenti quantità di denaro perché non possono spenderlo in questo perdurante momento di restrizioni e rinunce. Gli italiani sono generalmente un popolo di risparmiatori, un popolo che ha sempre gestito con oculatezza le proprie risorse, ma secondo quanto rilevato dalla compagnia assicuratrice dell’ACI questa tendenza sarebbe in aumento, per innegabili ragioni dettate dal Covid.
L’analisi sugli accantonamenti di questo ultimo anno è stata effettuata attraverso delle interviste ad un campione di persone che hanno deciso di effettuare un deposito proprio in questo periodo. Il 50% del campione rilevato, infatti, dichiara di intendere il risparmio come un’arma in più per affrontare il presente, ancor prima del futuro. Il 22%, invece, dichiara di affidarsi al deposito in vista di un evento importante per il futuro, di un matrimonio, dell’acquisto di una casa o per la crescita dei figli.
Da questi dati emergono due tendenze psicologiche abbastanza palesi: la prima è la paura per il presente, un presente in cui la crisi economica sta mettendo a dura prova famiglie e risparmiatori; la seconda è l’incertezza per il futuro, con le pianificazioni e le legittime aspirazioni che dovranno sicuramente fare i conti con un’auspicata e veloce uscita dalla pandemia. Anche le modalità di gestione del denaro raccontano di quanto gli italiani abbiano a cuore la necessità di monitorare in tempo reale i propri risparmi.
Cresce l’utilizzo di ausili tecnologici, come app, home banking e sistemi fintech per organizzare e monitorare le spese. Questo aspetto evidenzia anche una certa tendenza alla transizione tecnologica che fa ben sperare verso la definitiva digitalizzazione del paese. Restano svariate anche le modalità di investimenti per il risparmio. Tra questi crescono i fondi pensione che interessano il 35% della popolazione, mentre restano comunque molto diffuse le polizze vita e gli investimenti sul mercato immobiliare. Gli intervistati hanno dichiarato che si affidano ad uno strumento di risparmio principalmente per la sua sicurezza, ma anche per la flessibilità che lo stesso mette a disposizione degli utenti.
di Francesco Gasbarro